venerdì 3 luglio 2009

Luglio col Bene che Ti Voglio...

Tra una ragnatela e l'altra , mi accingo a rispolverare questo pseudo blog che proprio testata giornalistica non si può definire.. altro che aggiornamento periodico! Non me ne voglia il Sommo Pontefice ma io posto ogni morte di Papa...
Come potete agevolmente dedurre dalla foto qui sopra, il periodo non è dei più intensi..
Il terremoto e tutto ciò che ne è scaturito e conseguito ha provocato in me un assoluto rifiuto di ogni aspetto che potesse considerarsi tecnologico e multimediale. A momenti non sopporto più nemmeno guardare la televisione, perchè in questa occasione più che mai , mi sono resa conto che anche le tragedie , per i media, non sono altro che un motivo in più per sbattere il mostro in prima pagina, accaparrarsi la notizia più impressionante, giocare con i sentimenti e le disgrazie delle persone ( e più sono disgraziate meglio è), approfittare di questo o quel frangente per fare della politica laddove tutto servirebbe meno che meno la politica.
Solo chi era lì quella notte alle 3 e 32 sa e saprà esattamente cosa è successo. E nemmeno in modo uguale, perchè le sensazioni sono state diversissime da quartiere a quartiere, a seconda che la propagazione del Malefico sia stata più o meno agevolata da terreno argilloso, cavo, o roccioso.
Potrei occupare interi hard disk a raccontarvi quello che ho vissuto in poco più di venti minuti, il tempo cioè che abbiamo impiegato per urlare, cercare di tenerci aggrappati al letto, trovare qualcosa che facesse luce, prendere una coperta, calpestare i calcinacci per le scale, i vetri , disincastrare il portoncino d'ingresso e recuperare la macchina.
Nel frattempo tutto continuava a tremare, avvolto in una nuvola di polvere rossastra e puzzo di gas.
Non lo racconto, primo perchè è passato del tempo, e come direbbero i giornalisti, la notizia non fa più notizia, non è fresca.. secondo perchè vorrei dimenticarmene, sinceramente.
Quindi vi parlerò solo delle cose positive, e cioè della bimba che aspetto e che arriverà intorno a metà novembre, e che è l'unica cosa positiva venuta fuori dal terremoto.
Lei ha resistito, sua mamma, cioè io, non sapeva nemmeno che lei ci fosse quella notte.
Eppure c'era eccome, e vi posso assicurare che è più terremoto lei del terremoto vero!
Si chiamerà Ginevra.
Nell'etimologia nordica questo nome significa " luce tra gli elfi", come la luce e la voglia di ricominciare che ha portato tra noi.
Ginevra mi ha appena dato un calcio :) di solito lo fa quando mangio qualcosa che non le piace ma che puntualmente non piace nemmeno a me... Fetente come la mamma in fatto di cibo! Promette bene.
Salumi e baci e alla prossima puntata.
E non è una minaccia.

5 commenti:

  1. brava Nonni san!
    e diciamo pure che la zia Memo sarà super contenta di prendersi cura dei giocattoli della sua nipotina :-))
    ghghgh

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  2. Devo dirti, Ele, che, per quanto succinta, la tua descrizione del terremoto appare di gran lunga migliore di quanto letto sulla stampa, anche online.... e, la butto lì, visti i risultati, io il finanziamento pubblico all'editoria lo eliminerei..
    Ti sento in forma e vivificata dalla presenza della prossima ospite di questa terra... poi capirà lei se ha fatto o no un buon affare a presentarsi qui...:-))
    Attendiamo ulteriori tuoi interventi, visto che il fato è stato così generoso con noi tutti da consentirci ancora di scambiarci i nostri pensieri, di raccontarci i nostri scorci di vita..;-)

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  3. Ciao, Ele :-)E benvenuta a Ginevra. Uhmm...tosta la fanciulla,eh? A lei il terremoto ha fatto un baffo a manubrio. Queste, son le donne che mi piacciono :-))

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  4. ma che bella notizia,
    in tanto dolore.
    Sono contento per te.
    Anche mio nipote è
    arrivato in un momento
    per me difficile e
    doloroso, (qualche
    mese dopo la "fulminazione")
    a darmi coraggio e
    voglia di vivere.
    Ok, ogni tanto spolveralo
    questo blog :)
    ciao

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