giovedì 30 luglio 2009

Spadellamenti vari - 2

Oddioooo... se aspettate me le vostre ratatouilles e caponate varie saranno diventate ormai poltiglia immangiabile!!!
Il fatto è che qui fa talmente caldo che mi sudano le dita a contatto con la tastiera e in alcuni casi sudano anche i neuroni quando provano a fare la sinapsi.
Quindi figurarsi al pensiero di: fornelliaccesi-calore-vapori-forno-argh.
Orsù, anima e coraggio e veniamo a noi... Vi posto innanzitutto alcune varianti della ratatouille così come le ho trovate in giro per la rete, differiscono per piccoli dettagli l'una dall'altra, ma resta fermo il principio secondo il quale le verdure vanno aggiunte in tempi diversi per rispettare i tempi di cottura e mantenerle croccanti. Personalmente un cibo poco amalgamato, specie in questo caso, non lo trovo il massimo, però sto affinando le mie conoscenze in fatto di cucina e sapori quindi magari lo sbaglio è nel mio preconcetto.
Ratatouille e 1

Lavate e mondate tutte le verdure; tagliate in 4, per il lungo, le melanzane e le zucchine (o in dischetti), togliete l’eccesso di parte bianca interna ad esse e tagliatelele strisce ottenute in pezzetti dello spessore di almeno 2 cm; aprite in due i peperoni, togliete i filamenti bianchi e i semi e tagliateli in strisce; pelate le cipolle, tagliatele in quattro e affettatele.Tuffate i pomodori per qualche secondo in acqua bollente, poi pelateli e tagliateli a pezzi liberandoli dai semi. Mettete a scaldare 3 cucchiai di olio in un tegame e buttateci dentro le cipolle ad appassire a fuoco basso, quindi aggiungete i peperoni e fateli appassire anch’essi a fuoco basso, aggiungendo quando serve, un poco di acqua calda. Quando saranno teneri unite i pomodori, il timo, l’alloro e l'aglio tritato, salate, pepate e lasciate cuocere per circa 40 minuti a fuoco basso coprendo la pentola con un coperchio.Nel frattempo, in un altro tegame, mettete a cuocere le melanzane nel restante olio, per circa 10 minuti, poi aggiungete le zucchine e fatele cuocere assieme alle melanzane per altri 10-15 minuti, fino a che si ammorbidiscano senza disfarsi.Quando tutte le verdure saranno tenere, ma non spappolate , riunitele in una pentola unica e amalgamatele delicatamente, lasciandole cucinare assieme ancora qualche minuto a fuoco molto basso. Aggiustate di sale e pepe, e servite guarnendo con delle foglie di basilico.
Ratatouille e 2
Il termine francese Ratatouille si usa per indicare una preparazione di verdure miste, fatte soffriggere prima nell’olio separatamente e poi stufate insieme. Questa riportata è la ricetta tradizionale, ma si possono inventare ratatouilles con verdure diverse, per esempio una ratatouille invernale con finocchi, carciofi e carote.
Ingredienti per la ratatouille (dosi per 4 persone
· 2 melanzane
· 3 zucchine
· 1 peperone giallo o rosso
· 300 g pomodori
· 1 cipolla
· prezzemolo
· basilico
· olio extravergine
· due cucchiaini di zucchero
· sale q.b.
Preparazione
Preparate tutte le verdure: tagliate a dadini le melanzane, salatele e mettetele in un colapasta perché perdano un poco d’acqua; pulite i peperoni dai semi e tagliateli a listarelle sottili; tagliate le zucchine a dadini; lavate i pomodori, sbucciateli e tritateli; infine tagliate a fettine sottili la cipolla e mettetela a soffriggere con l’olio.Levate la cipolla e rosolate separatamente e successivamente i peperoni, le melanzane e le zucchine, per circa 5 minuti ciascuna.Riunite tutte le verdure compresa la cipolla ed il pomodoro e continuate la cottura per circa 45 minuti a recipiente coperto.A fine cottura, scoprite ed aggiungete il basilico ed il prezzemolo tritati. Fate riposare qualche minuto prima di servire.
Ratatouille e 3 ( e abbiamo finito..)
A Nizza i francesi amano preparare la ratatouille in fantasiosi e svariati modi, anche sottoforma di ravioli oppure abbinata ai calamari grigliati, usata come contorno o come piatto principale se si volesse seguire un regime alimentare dietetico. Il piatto è particolarmente indicato in quest'ultimo caso grazie al suo basso apporto di grasi e calorie.

Ingredienti:
300 grammi di passata di pomodoro
1 cipolla
1 melanzana
2 zucchine
1 peperone rosso
1 peperone giallo
2 spicchi d’aglio
olio extravergine di oliva
sale q.b.
pepe q.b.
Procedimento:
_Sbuccia la cipolla e tagliala a piccoli cubettini. Poi metti due cucchiai di olio in una casseruola, fallo scaldare leggermente e aggiungi la cipolla: falla dorare per pochi istanti. In seguito, lava la melanzana e tagliala a cubettoni, poi aggiungila alla cipolla. Aggiungi sale e pepe e fai cuocere per circa 10 minuti.
_Lava i peperoni e le zucchine, poi tagli anch’essi a cubetti. Trita finemente gli spicchi d’aglio e aggiungi il tutto alla melanzana e alla cipolla. Infine, aggiungi la passata di pomodoro alla preparazione. Fai cuocere a fuoco alto fino a quando non bollirà, infine completa la cottura a fuoco basso per 30 minuti.
_Servi la ratatouille come piatto unico, come contorno o in abbinamento ad altri piatti. La ricetta è ottima con un paio di foglie fresche di basilico.
Direi che basta per il momento.. Se ne avrete voglia magari mi farete sapere come è andata questa ricetta, io intanto provo a riordinare le idee sulla caponata della mamma.
Buon appetito!

lunedì 13 luglio 2009

Spadellamenti vari - 1




Ho trovato questa foto colorata ed estiva gironzolando qua e là per guuuuuuugggoool immagini e me la sono salvata sul desktop perchè lì x lì (= lì quadro) mi aveva ispirato un post culinario dei miei soliti.

Una bella Ratatouille , sana e genuina, preparata a dovere , della quale , curiosa, sto tutt'ora cercando in giro una ricetta efficace.

Dunque....

La rete è fonte di miliardi di informazioni, utilissime, e meno utilissime. Veiritiere e fallaci.

Ma, mi scusi tanto il sor Gugol, in fatto di ricette mi scarseggia un tantino.

Ci sono più bufale ( e non parlo delle meravigliose mozzarelle campane) in fatto di ricette sul web che in un libro di cucina inglese. NOn me ne vogliano gli inglesi, però dopo aver visto il ketchup sulla pasta scotta, li ho irrimediabilmente bollati di rosso e blu.
Quindi, consiglio vivamente a tutti gli estimatori dell'arte gastronomica, arte che io venero come faceva il critico Antoin Ego nel film della Pixar, di astenersi dal proporre, senza aver prima testato su se stessi, le ricette trovate sul web ai propri ospiti onde evitare figure barbine ( ma con una barba di almeno 4-5 giorni).

La Ratatouille , ricetta francese che alcuni vogliono essere tipica di quel di Nizza, dovrebbe richiamare alla mente la nostra Caponata, quindi un piatto tipicamente vegetariano a base di melanzane, zucchine, peperoni e pomodoro.

Ho trovato 4 diversi modi di preparazione , che tra breve sottoporrò alla vostra attenzione, ognuno di essi differisce per alcuni piccoli particolari nel procedimento. Queste 4 ricette sono quelle che a prima lettura mi sono sembrate le più interessanti e rispondenti ad una buona riuscita del piatto. Mi riservo di aggiungere in calce la mia personalissima preparazione della Ratatouille, così come me l'ha insegnata la mia mamma.

Lascio a voi il compito di sperimentare e darmi il vostro giudizio in proposito.

............

venerdì 3 luglio 2009

Luglio col Bene che Ti Voglio...

Tra una ragnatela e l'altra , mi accingo a rispolverare questo pseudo blog che proprio testata giornalistica non si può definire.. altro che aggiornamento periodico! Non me ne voglia il Sommo Pontefice ma io posto ogni morte di Papa...
Come potete agevolmente dedurre dalla foto qui sopra, il periodo non è dei più intensi..
Il terremoto e tutto ciò che ne è scaturito e conseguito ha provocato in me un assoluto rifiuto di ogni aspetto che potesse considerarsi tecnologico e multimediale. A momenti non sopporto più nemmeno guardare la televisione, perchè in questa occasione più che mai , mi sono resa conto che anche le tragedie , per i media, non sono altro che un motivo in più per sbattere il mostro in prima pagina, accaparrarsi la notizia più impressionante, giocare con i sentimenti e le disgrazie delle persone ( e più sono disgraziate meglio è), approfittare di questo o quel frangente per fare della politica laddove tutto servirebbe meno che meno la politica.
Solo chi era lì quella notte alle 3 e 32 sa e saprà esattamente cosa è successo. E nemmeno in modo uguale, perchè le sensazioni sono state diversissime da quartiere a quartiere, a seconda che la propagazione del Malefico sia stata più o meno agevolata da terreno argilloso, cavo, o roccioso.
Potrei occupare interi hard disk a raccontarvi quello che ho vissuto in poco più di venti minuti, il tempo cioè che abbiamo impiegato per urlare, cercare di tenerci aggrappati al letto, trovare qualcosa che facesse luce, prendere una coperta, calpestare i calcinacci per le scale, i vetri , disincastrare il portoncino d'ingresso e recuperare la macchina.
Nel frattempo tutto continuava a tremare, avvolto in una nuvola di polvere rossastra e puzzo di gas.
Non lo racconto, primo perchè è passato del tempo, e come direbbero i giornalisti, la notizia non fa più notizia, non è fresca.. secondo perchè vorrei dimenticarmene, sinceramente.
Quindi vi parlerò solo delle cose positive, e cioè della bimba che aspetto e che arriverà intorno a metà novembre, e che è l'unica cosa positiva venuta fuori dal terremoto.
Lei ha resistito, sua mamma, cioè io, non sapeva nemmeno che lei ci fosse quella notte.
Eppure c'era eccome, e vi posso assicurare che è più terremoto lei del terremoto vero!
Si chiamerà Ginevra.
Nell'etimologia nordica questo nome significa " luce tra gli elfi", come la luce e la voglia di ricominciare che ha portato tra noi.
Ginevra mi ha appena dato un calcio :) di solito lo fa quando mangio qualcosa che non le piace ma che puntualmente non piace nemmeno a me... Fetente come la mamma in fatto di cibo! Promette bene.
Salumi e baci e alla prossima puntata.
E non è una minaccia.