venerdì 11 dicembre 2009
Dolcezze di Natale
mercoledì 18 novembre 2009
Novembre Andiamo è Tempo Di Pizzelle
mercoledì 28 ottobre 2009
Al Contadino Non Far Sapere Quanto è Buono il Cacio Con Le Pere..
lunedì 28 settembre 2009
Mmmmmmmmmmmmm..... ( o Del Pioppino Scomparso...)
( foto presa da http://www.meteopordenone.it/)
Sigh.... Sob... piango e mi dispero per la scomparsa del caro congiunto Pino Piop , per gli amici Piop Pino, smarritosi in una buatta di acqua e sale.
Io tengo una buatta..... un francesismo ( fr. Boite- recipiente di forma sferica, bottiglia o callarella che dir si voglia) tanto per pigliarla alla larga.
Per l'esattezza, comunque, la buatta non era la mia ma di una non meglio precisata cuoca poco incline alle innovazioni . Di mio e del di me coniuge c'erano circa 2-3kg di funghi AgroCybe Angerita appena raccolti dal tronco di uno splendido e maestoso pioppo.
Rammento ancora vivide nella memoria le giornate trascorse a curare amorevolmente i pargoletti , a proteggerli dalle intemperie ma soprattutto dai mariuoli appostati per carpirne le tenere spore e cucinarsele sapientemente trifolate.
Oh insomma, già la vita di noi aquilani è grama che più grama non si può, già siamo in balia di idromassaggi poco richiesti e graditi, ci togliete pure il gusto di un piatto di pappardelle sommerse di pioppini e tartufo grattugiato fresco che cosa ci rimane?
Dunque il signor Pino Piop, per gli amici Piop Pino, colto allora allora dalla maestosa pianta , si presenta con un colore tenue e ambrato, un intenso profumo di bosco e frescura autunnale, gambo lungo e legnoso e cappello a chiodino o più spampanato a seconda della grandezza.
NON sa di TERRA, semplicemente perchè NON cresce per TERRA ma sul tronco dell'albero.
Indi per cui, un aquilano doc sa benissimo che tale fungo va morbidamente pulito con un panno umido e tagliato in quattro parti per il senso della lunghezza.
Ci siete? E tu o cuoca poco incline all'innovazione ci sei?? sei connessaaaa??
Bene.
Fate un salto in cucina, visto che sicuramente starete pulendo i funghi sul balcone per evitare le urla delle mogli che hanno appena pulito il pavimento.
Procuratevi una padella ampia e dal bordo alto. MUovete le mani. E' ovvio che gli uomini non sappiano compiere il semplicissimo movimento di aprire/chiudere uno sportello , infatti la ricerca della padella si concluderà con " Amoooreee dove sono le padelleee??"
Non dovete dare la padella in testa alla moglie, che sbraita perchè dopo 10 anni di matrimonio ancora la cucina è per voi una selva oscura ,nè tantomeno alla suocera. ( per le mogli, nds, mi è venuto spontaneo rivolgermi ai mariti perchè noi creature angeliche , tranne la cuoca di cui sopra che li ha bolliti in acqua salata prima di trifolarli, sappiamo PERFETTAMENTE come cucinare questi funghi e senza chiedere ai mariti dove sono gli ingredienti).
Di solito al centro della cucina c'è una zona chiamata Piano Cottura.
Accendete il gas grande, senza far saltare in aria il palazzo.
Posizionate la padella sul gas grande, a fiamma moderata.
Procuratevi dell'olio extravergine di oliva ( è quello verde, quello giallo è di semi e serve per le patatine).
SE notaste che la ricerca di questo e degli altri ingredienti stia cominciando a portar via più tempo del previsto, assicuratevi di spegnere il fuoco sotto la padella per non rischiare ustioni di 1° 2° e 3° grado.
LO riaccenderete in seguito.
Accendete la fiamma, a calore moderato e lasciate soffriggere aglio e prezzemolo per qualche istante.
martedì 22 settembre 2009
Se Si Potesse...
Di solito le serate si svolgevano in questo modo.
1. Necessariamente , si attendeva che fosse sabato pomeriggio avanzato.. magari uggioso che non c'è un cavolo cappuccio da fare.
2.Necessariamente, il sabato primo pomeriggio si trascorreva in quel del Supermercato per fare incetta di ogni vivanda atta all'uopo.
3.La mia Fiat 600 mod. Cajola ( lacrimuccia nostalgica sob..) che camminava a vapori di benzene, trotterellava allegra ovunque volessi andare, ornata di spie accese che manco l'albero di Natale di Time Square.
4. Casetta accogliente e silenziosa, il di me marito in altre faccende affaccendato, cd dei Beatles in sottofondo , cucina ambient mooolto ambient..
Per la preparazione dei miei famosi panozzi gli ingredienti sono molto semplici ed essenziali, ma badate bene , devono essere di superba qualità.
Panino all'olio di forma sferica, ben sostanzioso. Niente pseudo panini similmec che non ti saziano e restano belli che pesanti sullo stomaco. Quantità: q.b. a seconda del numero e dell'appetito dei vostri commensali.
Carne macinata prima scelta manzo o vitello
Insalata verde tipo lattuga.
Formaggio fondente tipo sottilette High Quality
Ketchup ( a voi la scelta se standard o piccante)
Salsa Maionnaise
Carota
Una cipolla non rossa
se volete anche un pomodoro da insalata ma bello maturo.
regolatevi per le quantità degli ingredienti come detto per il numero dei panini. Di solito con un gambo di insalata si coprono una ventina di panozzi. Per il macinato , per lo stesso quantitativo, mi attesterei sul mezzo KG abbondante. Per le carote e le cipolle , due o tre delle prime, una o due grosse per le seconde.
Invece di farcire il panozzo con il classico hamburger, mi piace insaccarlo con il macinato appunto ancora macinato, dopo aver fatto insaporire il medesimo in una padella con olio di oliva, e un trito di cipolla e carota. sale solo un pizzico o a vostro gusto.
Quindi una volta soffritta la carne si procede all'assemblaggio del tutto, togliendo un po' di mollica dal fondo del panino qualora dovesse risultare troppo " pieno e per meglio far tenere il ripieno.
Tagliate il panino in due
nella parte inferiore mettete nell'ordine:
Foglia di insalata
Fettina di pomodoro ( se volete)
una cucchiaiata di trito di carne ben caldo
sottiletta
ketchup e maionese
Richiudere il tutto e lasciare insaporire e fondere leggermente la sottiletta. ( a questo punto l'acquolina si sarà già formata quindi allontanatevi dai panini)
servire in tavola di lì a poco su un bel vassoio, stile panini di Poldo in Braccio di Ferro, se volete possono essere utili stuzzicadenti a bandierina per tenere fermo il ripieno o semplicemente per abbellire.
Accompagnare con Birra Gelata e/o cola con ghiaccio e fettina di limone.
Preferibilmente consumare in compagnia , davanti ad un bel film o ad una partita di calcio o ancora davanti ad un bel gran Prix di F1 o Superbike. A voi la scelta .
Così è se vi pare.
mercoledì 9 settembre 2009
Ma Che Lo Ordino A Fare il Caffè d'Orzo?
Sgratto via un paio di ragnatele che si sono formate nel frattempo tra il monitor e la tastiera e cerco di frugare nei meandri della mia mente per trovare qualche parola da assemblare in modo che assomigli ad una espressione umoristica.
mumble mumble mumble
no.... nisba... vuoto totale... ecchecacchio... manco una barzelletta , una freddura, un aforisma... niente.
Vabbuò ... che dite desisto?
Magari dopo un piatto di gnocchi al ragù mi viene l'ispirazione... è che l'ambiente è a dir poco avvilente... si parla solo di terremoto , del dice che fa n'atra botta, e sento solo gente che sta qui servita e riverita mentre sputa nel piatto dove mangia.
Quindi perdonatemi se non sono proprio umorista.
martedì 4 agosto 2009
Colazione D'Agosto ( che siccome ho aspettato troppo è diventata Colazione di Settembre)
questa mattina finalmente c'è una temperatura gradevole.. credo che la cosa si guasterà nel corso della giornata per il sopraggiungere della ben nota calura estiva che tenta di lanciare gli ultimi strali di questa stagione... intanto assaporo la frescura , il che non guasta.
tlin tlin tlin .... tazzina di orzo abbastanza slavato per avere l'illusione di prendere un caffè degno di questo nome.. solo che il miracolo non si compie e nella tazzina sempre orzo rimane.
Vabbuo'.. accontentiamoci.
Al pari di una degna pasta per pizze , io continuo a lievitare , i vestiti a restringersi sempre di più e Ginevra a scalciare e dare pugni come una professionista di Kick Boxing.. La ragazza ha un futuro in questo sport, viste le premesse. Ha deciso che la sua mamma ( che sarei io , come ben sapete miei cari piccoli lettori) debba sperimentare fin da ora le gioie delle levatacce notturne. Se volete posso dirvi con esattezza quanti e quali treni transitano lungo il tratto di ferrovia adriatica che attraversa Tortoreto Lido fino alle 6 del mattino, ora in cui la leggiadra fanciulla decide che è ora di terminare l'allenamento notturno con il suo punching ball preferito e finalmente mettersi quieta a fare un po' di nanna.
OOOhhhh ... queste lunghe interminabili nottate le sfrutto per pensare a qualche nuova ricetta da suggerirvi.. ho la vaga intenzione di adottare un ricettario a base di camomilla e valeriana, adatto ai bollenti spiriti.. ci sto lavorando su.
Intanto, trovandomi ancora in quel luogo ameno chiamato Costa Adriatica, prolifero di ogni specie di insetto pungitore e ronzante nonchè dal suadente clima sahariano ( senza escursione termica propria dei luoghi desertiferi... qui fa 40 gradi indistintamente di giorno e di notte di sera e di mattina..) mentre cerco di capire se le palme che vedo qua e là sono frutto di miraggi o esistono veramente... ecco che mi balza alle narici e al palato una ricettina che ritengo alquanto gustosa e anche facile facile da preparare...
COZZE RIPIENE
no no lasciate stare la vicina di ombrellone.... per la ricetta servono altri tipi di cozze, quelle propriamente dette mitili con tanto di guscio nero... a seconda dei dialetti posso dirsi anche Cioccolannère oppure Peoci oppure Cozzole oppure Moscioli oppure Muscoli....
INGREDIENTI
4 UOVA
3/4 CUCCHIAI DI PAN GRATTATO
2 CUCCHIAI DI PARMIGIANO
2 PRESE DI PREZZEMOLO
POMODORO
AGLIO
VINO BIANCO SECCO
SALE E PEPE qu.bi.
eccoci alla preparazione
In una terrina mettere le uova intere ( ehmm.. senza il guscio prego..) e unire pan grattato, parmigiano, uno spicchio d'aglio tritato, quindi salare e pepare a discrezione anche perchè in questa fase non è consigliabile l'assaggio quindi è un po' difficile per noi cuochetti in erba regolarci.
Mescolare facendo attenzione a sbattere bene l'uovo. Se necessario prendetelo a pugni. Nel caso, potete aggiungere un altro pochino di pan grattato se volete rendere il composto più compatto. Attenzione, compatto non vuol dire "solido".
Procuratevi una padella . Antiaderente, se possibile, servirà ad evitare l'uso della fiamma ossidrica per prelevare le cozze a cottura ultimata..
Nella padella di cui sopra mettete olio extravergine di oliva , ( evitate prodotti in offerta di dubbia provenienza.. la buona riuscita di un piatto dipende anche dalla qualità degli ingredienti. Olio ma che sia Olio per favore..) e polpa di pomodoro ulteriormente passata.
Dunque ora arriva la parte più difficile. Bisogna aprire i gusci delle cozze con un coltellino , senza romperli, e con un cucchiaio, riempire ovviamente la parte con il mitile con il composto già preparato in precedenza, prima che la cozza scappi dal guscio e se ne torni in mare in mutande...
FATTO? CHE BRAVI..
Mettete i gusci così riempiti nella padella avendo cura di non farli toccare gli uni con gli altri.
Accendete il fuoco sotto la padella. N.B. senza questo passaggio fondamentale non garantisco sulla riuscita del piatto.
A fuoco medio fate iniziare la cottura, spruzzate il tutto con il vino bianco secco e se vi va, salate e pepate nuovamente. Tenete conto che le cozze sono già di per sè molto salate, quindi bisogna regolarsi per non ottenere un qualcosa di immangiabile...
Spolverate con prezzemolo tritato fresco e continuare la cottura sempre a fuoco medio per circa 15 minuti mescolando di tanto in tanto.
Evitate di sedervi a guardare la vostra trasmissione preferita. 15 minuti passano in fretta.
Servire caldo.
Come vino suggerirei un Pinot Grigio Collio goriziano, di sapore asciutto , da servire a 10° o in alternativa, di minor costo ma senza nulla da temere al confronto, un Trebbiano Pecorino Cantina Tollo I.G.T. da servire a 12°.
mamma mia che fame che m'è venuta
:)giovedì 30 luglio 2009
Spadellamenti vari - 2
Quindi figurarsi al pensiero di: fornelliaccesi-calore-vapori-forno-argh.
Lavate e mondate tutte le verdure; tagliate in 4, per il lungo, le melanzane e le zucchine (o in dischetti), togliete l’eccesso di parte bianca interna ad esse e tagliatelele strisce ottenute in pezzetti dello spessore di almeno 2 cm; aprite in due i peperoni, togliete i filamenti bianchi e i semi e tagliateli in strisce; pelate le cipolle, tagliatele in quattro e affettatele.Tuffate i pomodori per qualche secondo in acqua bollente, poi pelateli e tagliateli a pezzi liberandoli dai semi. Mettete a scaldare 3 cucchiai di olio in un tegame e buttateci dentro le cipolle ad appassire a fuoco basso, quindi aggiungete i peperoni e fateli appassire anch’essi a fuoco basso, aggiungendo quando serve, un poco di acqua calda. Quando saranno teneri unite i pomodori, il timo, l’alloro e l'aglio tritato, salate, pepate e lasciate cuocere per circa 40 minuti a fuoco basso coprendo la pentola con un coperchio.Nel frattempo, in un altro tegame, mettete a cuocere le melanzane nel restante olio, per circa 10 minuti, poi aggiungete le zucchine e fatele cuocere assieme alle melanzane per altri 10-15 minuti, fino a che si ammorbidiscano senza disfarsi.Quando tutte le verdure saranno tenere, ma non spappolate , riunitele in una pentola unica e amalgamatele delicatamente, lasciandole cucinare assieme ancora qualche minuto a fuoco molto basso. Aggiustate di sale e pepe, e servite guarnendo con delle foglie di basilico.
Ingredienti per la ratatouille (dosi per 4 persone
· 2 melanzane
· 3 zucchine
· 1 peperone giallo o rosso
· 300 g pomodori
· 1 cipolla
· prezzemolo
· basilico
· olio extravergine
· due cucchiaini di zucchero
· sale q.b.
Preparazione
Preparate tutte le verdure: tagliate a dadini le melanzane, salatele e mettetele in un colapasta perché perdano un poco d’acqua; pulite i peperoni dai semi e tagliateli a listarelle sottili; tagliate le zucchine a dadini; lavate i pomodori, sbucciateli e tritateli; infine tagliate a fettine sottili la cipolla e mettetela a soffriggere con l’olio.Levate la cipolla e rosolate separatamente e successivamente i peperoni, le melanzane e le zucchine, per circa 5 minuti ciascuna.Riunite tutte le verdure compresa la cipolla ed il pomodoro e continuate la cottura per circa 45 minuti a recipiente coperto.A fine cottura, scoprite ed aggiungete il basilico ed il prezzemolo tritati. Fate riposare qualche minuto prima di servire.
Ingredienti:
300 grammi di passata di pomodoro
1 cipolla
1 melanzana
2 zucchine
1 peperone rosso
1 peperone giallo
2 spicchi d’aglio
olio extravergine di oliva
sale q.b.
pepe q.b.
Procedimento:
_Sbuccia la cipolla e tagliala a piccoli cubettini. Poi metti due cucchiai di olio in una casseruola, fallo scaldare leggermente e aggiungi la cipolla: falla dorare per pochi istanti. In seguito, lava la melanzana e tagliala a cubettoni, poi aggiungila alla cipolla. Aggiungi sale e pepe e fai cuocere per circa 10 minuti.
_Lava i peperoni e le zucchine, poi tagli anch’essi a cubetti. Trita finemente gli spicchi d’aglio e aggiungi il tutto alla melanzana e alla cipolla. Infine, aggiungi la passata di pomodoro alla preparazione. Fai cuocere a fuoco alto fino a quando non bollirà, infine completa la cottura a fuoco basso per 30 minuti.
_Servi la ratatouille come piatto unico, come contorno o in abbinamento ad altri piatti. La ricetta è ottima con un paio di foglie fresche di basilico.
lunedì 13 luglio 2009
Spadellamenti vari - 1
Ho trovato questa foto colorata ed estiva gironzolando qua e là per guuuuuuugggoool immagini e me la sono salvata sul desktop perchè lì x lì (= lì quadro) mi aveva ispirato un post culinario dei miei soliti.
Una bella Ratatouille , sana e genuina, preparata a dovere , della quale , curiosa, sto tutt'ora cercando in giro una ricetta efficace.
Dunque....
La rete è fonte di miliardi di informazioni, utilissime, e meno utilissime. Veiritiere e fallaci.
Ma, mi scusi tanto il sor Gugol, in fatto di ricette mi scarseggia un tantino.
Ci sono più bufale ( e non parlo delle meravigliose mozzarelle campane) in fatto di ricette sul web che in un libro di cucina inglese. NOn me ne vogliano gli inglesi, però dopo aver visto il ketchup sulla pasta scotta, li ho irrimediabilmente bollati di rosso e blu.
Quindi, consiglio vivamente a tutti gli estimatori dell'arte gastronomica, arte che io venero come faceva il critico Antoin Ego nel film della Pixar, di astenersi dal proporre, senza aver prima testato su se stessi, le ricette trovate sul web ai propri ospiti onde evitare figure barbine ( ma con una barba di almeno 4-5 giorni).
La Ratatouille , ricetta francese che alcuni vogliono essere tipica di quel di Nizza, dovrebbe richiamare alla mente la nostra Caponata, quindi un piatto tipicamente vegetariano a base di melanzane, zucchine, peperoni e pomodoro.
Ho trovato 4 diversi modi di preparazione , che tra breve sottoporrò alla vostra attenzione, ognuno di essi differisce per alcuni piccoli particolari nel procedimento. Queste 4 ricette sono quelle che a prima lettura mi sono sembrate le più interessanti e rispondenti ad una buona riuscita del piatto. Mi riservo di aggiungere in calce la mia personalissima preparazione della Ratatouille, così come me l'ha insegnata la mia mamma.
Lascio a voi il compito di sperimentare e darmi il vostro giudizio in proposito.
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